SAET è stata pioniera nella fornitura di soluzioni di accumulo di energia. Grazie alle forti competenze di rete e sistemi elettrici, già a partire dal 2012 è stata selezionata come fornitore nelle prime esperienze in Italia di impianti di accumulo per la rete elettrica ad opera di ENEL e TERNA. Proponendosi come EPC Contractor per la fornitura di impianti chiavi in mano o come integratore di sistema in collaborazione con i più rilevanti costruttori di batterie in campo internazionale, SAET ha consolidato know how su diverse tecnologie di batterie (litio, sodio, flusso) e significative referenze per proporsi in modo competitivo sul mercato offrendo al cliente soluzioni flessibili ed affidabili.
Le successive esperienze in vari paesi esteri hanno permesso a SAET di confrontarsi con diversi requisiti dei codici di rete, lavorando a stretto contatto con i gestori del sistema di trasmissione e distribuzione dei singoli Paesi.
SAET oggi si propone sul mercato dell’ Energy Storage a livello internazionale per la fornitura chiavi in mano di impianti di diversa taglia, seguendo il progetto dalle fasi iniziali di studio di fattibilità e analisi costi-benefici, alla definizione del dimensionamento e del rapporto energia/potenza ottimale fino alla progettazione di dettaglio e all’ottimizzazione delle prestazioni del sistema di accumulo. Seguono poi l’approvvigionamento dei componenti e il loro assemblaggio, l’installazione in sito del sistema e la messa in servizio. Completano la proposta i servizi di Operation & Maintenance e telecontrollo da remoto dell’impianto.
Negli ultimi anni, l’aumento dei fabbisogni energetici è andato di pari passo con la consapevolezza che il modello di approvvigionamento basato sui combustibili fossili non è più sostenibile, per gli impatti ambientali e climatici derivanti dai gas a effetto serra prodotti da tali combustibili. Sotto la spinta della comunità scientifica e della crescente sensibilità dell’opinione pubblica, sono state stilate, a livello sia mondiale che europeo, accordi e politiche concrete per la lotta ai cambiamenti climatici a vantaggio di uno sviluppo energetico sicuro e sostenibile incentrato su un forte aumento della percentuale rappresentata dalle fonti elettriche rinnovabili (FER) all’interno del mix energetico totale. Questo forte aumento della quota di FER nel mix di generazione elettrica ha però delle forti ripercussioni sul sistema elettrico, che, da un assetto tradizionale, monodirezionale, assume una struttura più complessa con delle problematiche che derivano dalle caratteristiche intrinseche delle FER, ovvero una minore inerzia e capacità regolante e una non programmabilità che, unita ad una localizzazione disomogenea, è responsabile di congestioni e problematiche di gestione della rete. Ne deriva la necessità di ripensare il sistema elettrico tradizionale, passando a una concezione di rete intelligente o smart grid, ovvero una rete caratterizzata da dispositivi e procedure in grado di aumentare sicurezza e affidabilità del sistema e ottimizzare la gestione dei carichi e dei flussi di energia.
In questo contesto un ruolo fondamentale è costituito dai sistemi di accumulo, che grazie alla loro capacità intrinseca di immagazzinare energia per restituirla in modo differito nel tempo, svolgono delle funzioni fondamentali per la regolazione del sistema elettrico aumentandone la flessibilità. In particolare, i sistemi di accumulo elettrochimico hanno conosciuto negli ultimi anni uno sviluppo tecnologico e una diffusione importante, venendo installati in vari punti della rete elettrica per risolverne diverse criticità. A seconda infatti delle specie chimiche costituenti, si ottengono batterie caratterizzate da diverse peculiarità tecniche e, in particolare, da diversi tempi intrinseci di carica e scarica che si adattano in modo differente ai vari possibili servizi di rete: servizi in potenza (come regolazione di frequenza e tensione), caratterizzati da tempistiche veloci di carica e scarica e servizi in energia (quali ad esempio peak shaving e time shift), caratterizzati invece da tempi di regolazione più lunghi.